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«Sbandati» sbanda e perde il suo piglio

Andrea Fagioli giovedì 1 febbraio 2018
La prima edizione, il martedì in seconda serata su Rai 2, si era esaurita nel giro di un paio di mesi, da ottobre a dicembre 2016, oltre a una striscia quotidiana per qualche tempo in prima serata. Ma era prevedibile, per il successo di critica e di pubblico, che si desse vita a una seconda stagione che scavalcasse l'anno. Infatti, questa volta, iniziata in anticipo a settembre 2017, ha già superato, a gennaio 2018, le dodici puntate della prima mandata. Per l'esattezza si è arrivati martedì scorso alla quattordicesima tarda serata (più o meno a mezzanotte). Parliamo di Sbandati, la trasmissione con cui, in tono scherzoso e spesso irriverente, la tv parla di se stessa. Al primo impatto, oltre un anno fa, il programma era apparso divertente. Non era scontato di fronte alla televisione che parla di televisione. I conduttori Gigi e Ross sembravano molto a loro agio nello “sbattere in faccia” al telespettatore “il meglio e il peggio” del piccolo schermo. E con loro i cosiddetti “panelist”, opinionisti di varia provenienza che si prestavano al gioco. L'impressione, vedendo alcune puntate di questa seconda edizione, è che tutti abbiano preso un po' troppa confidenza con il programma, tanto da finire spesso sopra le righe, generando anche un po' di confusione all'interno dello studio. Oltre a qualche battuta a volte piuttosto pesa. Il gruppo dei “panelist” è leggermente cambiato. Se non andiamo errati i vecchi sono l'attrice Velia Lalli (che vanta in carriera qualche monologo persino blasfemo), il blogger Matteo Bordone e Il Pancio (ovvero Andrea Panciroli, un fenomeno del web). Mentre il comico e conduttore televisivo Alessandro Di Sarno è passato dal ruolo di opinionista a quello di portatore di scompiglio nelle trasmissioni altrui. L'altra sera è toccato a I fatti vostri e al suo conduttore Giancarlo Magalli. Tra i nuovi c'è Saverio Raimondo, anche lui con un ruolo ampliato rispetto ai “panelist” con sketch in studio o registrati in esterno. Martedì, con le Meraviglie di Saverio Raimondo, ha parodiato Alberto Angela. Altra parodia, in questo caso degli spot per il Festival di Sanremo, una serie di “assurdi consigli” a un finto Claudio Baglioni da parte dei vari Sbandati. Anche questo a testimonianza che il programma volge verso lo show vero e proprio abbandonando la giocosa critica ironica e pungente nei confronti della tv.