Poter crescere “in sapienza, età e grazia” è un dono prezioso, un fecondo frutto di una famiglia dove regna l'amore di Dio: celebrare oggi la Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe significa proprio rendere grazie per questo dono. Nelle relazioni familiari si coltiva l'identità e il futuro di ogni essere umano, in famiglia si impara a cogliere la profondità della vita. Questo amore è radice di speranza anche per tutti coloro che non hanno la possibilità di fare esperienza di famiglia o vivono in nuclei “feriti”, in difficoltà. La Chiesa volge lo sguardo verso la famiglia di Nazareth anche per imparare ad amare anche chi non riceve amore e a prendersi cura degli ultimi, dei fragili, di tutti coloro che hanno bisogno di qualcuno che li aiuti a ritrovare la speranza vera. Il piccolo Gesù che cresce nell'amore ci ricorda, insomma, che i progetti più grandi si radicano nell'umiltà della vita quotidiana.
Altri santi. Felice I, papa (III sec.); sant'Eugenio di Milano, vescovo.
Letture. 1Sam 1,20-22.24-28; Sal 83; 1Gv 3,1-2.21-24; Lc 2,41-52.
Ambrosiano. Pr 8,22-31; Sal 2; Col 1,13b.15-20; Gv 1,1-14.