«Fuori della Chiesa non c'è salvezza»? Qui ieri sulla salvezza in Cristo più larga dell'appartenenza esplicita alla Chiesa comunità di credenti. Ricevo via email una “correzione” che cita Zenit (25/6): «…papa Francesco ribadisce che la comunione con Dio si realizza solo nella Chiesa». Si tratta di intenderci: se “comunione con Dio” è salvezza e vita eterna allora è dottrina cattolica che i confini della Chiesa-mistero, comunità dei salvati, sono molto più vasti della visibilità della Chiesa istituzione. Basti rimandare alla “Mystici Corporis” di Pio XII, a molti testi del Concilio o anche a Joseph Ratzinger (“Luce del mondo”, p. 21) che citando Agostino ricorda che «molti che sembrano stare dentro sono fuori, e molti che sembrano fuori sono dentro». Per Francesco «un cristiano» non può essere tale senza la Chiesa, né «a titolo individuale», ma la comunione salvifica è con il «Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe» e si realizza nell'«amore che si abbassa». È chiaro in Matteo 25: tanti che senza colpa non hanno conosciuto esplicitamente Dio in Gesù e nella Chiesa sono conosciuti e salvati da Lui che hanno riconosciuto nella pratica dell'amore fraterno... È sostanza dell'annuncio evangelico.