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Camillo de Lellis . Rovinato dal gioco salvato dai sofferenti

Matteo Liut sabato 14 luglio 2018
Nello sguardo del prossimo s'incontra Cristo, in particolare negli occhi di coloro che soffrono: fu questa convinzione a guidare l'opera di san Camillo de Lellis, fondatore a Roma della Congregazione dei Chierici regolari Ministri degli Infermi. La sua eredità oggi ci ricorda il dovere di soccorrere e dare speranza a tutti coloro che portano nel corpo e nel cuore ferite e sofferenze. San Camillo era nato nel 1550 a Bucchianico (Chieti) ed era diventato un soldato di ventura. Dopo aver perso tutti i beni al gioco si mise al servizio dei Cappuccini di Manfredonia. Per curare una piaga ostinata fu ricoverato all'ospedale di San Giacomo degli Incurabili di Roma: qui capì che la sua missione era accanto ai sofferenti. I Camilliani oggi portano il suo carisma anche in molte periferie del mondo. Il fondatore morì nel 1614 ed è santo dal 1746.
Altri santi. Santa Toscana, vedova (1280-1343); beata Angelina da Montegiove, vedova (1377-1435). Letture. Is 6,1-8; Sal 92; Mt 10,24-33. Ambrosiano. Nm 5,11.14-28 [o breve]; Sal 95; 1Cor 6,12-20; Gv 8,1-11 / Lc 24,13-35.