Il lago D"Endine, nelle valli bergamasche tra Casazza e Lovere, è conosciuto per la pesca del luccio. Se di sera, verso mezzanotte, vi mettete sulla riva, godete lo spettacolo di questi pesci che saltano fuori dall"acqua quasi ad evocare quella piéce teatrale di Luca Doninelli ispirata al miracolo della pesca miracolosa sul lago di Tiberiade letta nel cortile del castello di Monasterolo. Qui c"è un albergo ristorante, la Locanda del Boscaiolo, che va famoso per il luccio in carpione, un piatto superbo, che valorizza la carne soda di questo straordinario pesce affusolato con una leggera marinatura. Il pesce marinato, le carni marinate, le verdure, sono il piatto dell"estate. E se la sensazione di freschezza che infondono queste portate è adeguata, meglio ancora fa un tipo di vino che negli ultimi anni ha subito un certo abbandono. Si tratta del rosato, vino del lago, certo, ma anche vino molto in voga nel Sud Italia dove il bicchiere dal colore tenue è tutt"altro che leggero, ma offre sostanza. Il vino rosato nasce per la natura del vitigno che lo origina, ma anche per un certo tipo di vinificazione che prevede la fermentazione quasi in bianco di mosti ricavati da uve nere, nel senso che si lasciano le bucce per poco tempo a contatto del mosto, in modo che cedano poche sostanze coloranti.Tra i rosati più celebri, segnaliamo il Chiaretto del Garda, il Ceresauolo d"Abruzzo, il Cirò, mentre in Puglia questa gamma prevede la vinificazione soffice di uve negroamaro e malvasia nera.È un vino che merita rispetto, da riscoprire in queste giornate calde dove è bello farsi ammaliare dal colore vivo della tinta di questi vini che si abbinano volentieri al pesce, ma anche al vitello tonnato, ai piatti di fritto, alle pastasciutte. Il Rosato toglie la sete. Il Grignolino ad esempio è un vino "tannico" che pulisce perfettamente il palato dalla sensazione grassa e untuosa. Così fanno anche le altre tipologie, che nell" acidità spiccata, quindi nella sensazione di freschezza, segnano il loro successo.