Roma, così lontana
Manco da Roma da mesi, e lei, in una tacita intesa, mi manda i fiori di Campo de' Fiori. Ingrandisco al massimo l'immagine. Gerani a tre euro l'uno? A Milano, penso invidiosa, al mercato costano cinque. E di quanti colori sono. Conto ben cinque diverse sfumature di rosa. E le viole? E i rami di pesco? Mi coglie, di quella piazza, una nostalgia struggente. Ma non si può partire. Neanche tre ore di treno, prima, e ora Roma è tornata lontana.
Il Covid ridisegna le distanze, e ciò che era vicino sembra di nuovo remoto. Come ai tempi in cui si mandavano le cartoline, e chi le riceveva le conservava, perché ogni viaggio era un avvenimento. E come davanti a una cartolina io oggi incantata, guardando un WhatsApp da un'irraggiungibile, bellissima Roma di marzo.