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Riparte il calendario fiscale Le due strade per i sacerdoti

Vittorio Spinelli giovedì 21 aprile 2022
Il 730 divide i sacerdoti in due categorie, distinguendoli in base alla modalità di assistenza fiscale richiesta per la prossima dichiarazione dei redditi. Coloro che hanno scelto il servizio di "assistenza interna" rivolgendosi all'Istituto per il sostentamento del clero devono consegnare all'ufficio diocesano il proprio modello 730, ovviamente il cartaceo, entro il termine improrogabile del 4 maggio. Il termine è reso obbligatorio da procedure interne degli uffici del sostentamento. Il 730 deve essere accompagnato dalla busta chiusa con il 730-1 per la scelta dell'8, del 5 e 2 per mille dell'Irpef. La consegna deve essere eseguita personalmente dal sacerdote o da un suo incaricato. Non sono ammesse altre modalità, come l'invio per posta semplice o raccomandata, né la consegna di documenti fiscali da parte di chi non aveva richiesto a suo tempo l'assistenza.
I sacerdoti devono indicare nel 730 anche i redditi ricevuti nell'ambito del sistema di sostentamento, cioè le remunerazioni degli enti ecclesiastici, le integrazioni e gli assegni di previdenza.
730 Precompilato. Diversa la situazione del sacerdote che utilizza il 730 precompilato dell'Agenzia delle Entrate, provvedendo personalmente oppure tramite i servizi dei caf e degli altri professionisti incaricati, con la sua accettazione senza variazioni oppure con modifiche. L'Istituto Centrale precisa che non viene fornita assistenza sul precompilato, giacché il modello dell'Agenzia già prevede un consistente scambio di informazioni tra il sacerdote, l'Istituto diocesano e l'ufficio centrale.
Il 730/2022 è visualizzabile e scaricabile online dal prossimo 23 maggio, per essere poi inviato telematicamente entro il 30 settembre. Il Precompilato riporta automaticamente i dati delle pensioni del titolare (Fondo Clero, Inps-dipendenti pubblici) e i dati reddituali derivati dalle Certificazioni dell'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero. Qualora risulti la situazione, vanno inseriti come deduzioni i contributi al Fondo Clero versati dai sacerdoti che sono stati iscritti al Fondo nel corso del 2021 ma che a vario titolo non hanno usufruito dei versamenti all'Inps in forma collettiva dell'Istituto Centrale. L'ente ricorda che è in atto una convenzione con l'Acli che prevede per i sacerdoti l'assistenza gratuita per la dichiarazione e per altre casistiche.