Riparte il calendario fiscale Le due strade per i sacerdoti
I sacerdoti devono indicare nel 730 anche i redditi ricevuti nell'ambito del sistema di sostentamento, cioè le remunerazioni degli enti ecclesiastici, le integrazioni e gli assegni di previdenza.
730 Precompilato. Diversa la situazione del sacerdote che utilizza il 730 precompilato dell'Agenzia delle Entrate, provvedendo personalmente oppure tramite i servizi dei caf e degli altri professionisti incaricati, con la sua accettazione senza variazioni oppure con modifiche. L'Istituto Centrale precisa che non viene fornita assistenza sul precompilato, giacché il modello dell'Agenzia già prevede un consistente scambio di informazioni tra il sacerdote, l'Istituto diocesano e l'ufficio centrale.
Il 730/2022 è visualizzabile e scaricabile online dal prossimo 23 maggio, per essere poi inviato telematicamente entro il 30 settembre. Il Precompilato riporta automaticamente i dati delle pensioni del titolare (Fondo Clero, Inps-dipendenti pubblici) e i dati reddituali derivati dalle Certificazioni dell'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero. Qualora risulti la situazione, vanno inseriti come deduzioni i contributi al Fondo Clero versati dai sacerdoti che sono stati iscritti al Fondo nel corso del 2021 ma che a vario titolo non hanno usufruito dei versamenti all'Inps in forma collettiva dell'Istituto Centrale. L'ente ricorda che è in atto una convenzione con l'Acli che prevede per i sacerdoti l'assistenza gratuita per la dichiarazione e per altre casistiche.