Redditi, i vincoli sugli assegni
Considerando il "perdurante periodo di emergenza" (msg 1083 dell'8 marzo), l'Inps ha prorogato questo termine a lunedì 21 marzo. Tuttavia, dietro il rinvio di queste scadenze, operano anche altre cause. Ormai da diversi anni – un tempo l'Inps spediva il famoso "bustone" – il pensionato non riceve più a domicilio il Red da compilare e restituire, ma deve attivarlo direttamente sul sito dell'Istituto ("Red semplificato"). Facilmente quindi l'interessato – e spesso si tratta di donne anziane con la pensione di riversibilità – trascura questo adempimento che si aggiunge e si confonde con altri impegni, sebbene le procedure degli enti di patronato e dello stesso Istituto offrono il servizio di avviso delle scadenze imminenti. Inoltre, da alcune settimane l'Inps ha aggiunto sul sito per i nuovi pensionati una video-guida personalizzata utile per controllare e gestire il proprio assegno e per l'invio di dichiarazioni come il modello Red.
Solleciti. Altrettanto puntualmente l'Inps è quindi costretto a registrare ogni anno un buon numero di Red attesi ma non presentati (oppure mancanti di dati essenziali), dando il via, come anche in questa occasione, a una campagna "solleciti Red 2020" (redditi anno 2019). Solleciti non solo come cortesia e attenzione verso gli assenti, ma anche per evitare al massimo l'obbligo di legge di sospendere o revocare le relative quote di pensione collegate ai redditi. Anche i sollecitati sono rimessi in termini entro il 21 marzo.
Invalidità. Oltre ai redditi, l'Inps attende anche le dichiarazioni di responsabilità (InvCiv) sul sito, al call center ecc. relativa alla permanenza continuativa in Italia nel 2020 da parte dei beneficiari di pensione sociale, assegno sociale per i senza redditi, assegno sociale sostitutivo dell'invalidità civile.