«Mi aspetto qualcosa di epocale», dice Cesara Buonamici. «È il matrimonio mistico tra il sovrano e il popolo alla presenza di Dio», spiega Antonio Caprarica, che di cose inglesi s’intende e si presenta negli studi di Canale 5 anziché in quelli di Rai 1. L’ammiraglia Mediaset brucia la concorrente anche sul tempo partendo prima con il lungo speciale di Verissimo (condotto dalla titolare, la showgirl Silvia Toffanin) che, sia pure realizzato in collaborazione con il Tg5, testimonia una scelta più gossipara rispetto a quella più istituzionale del Tg1, che si affida per la conduzione ai suoi giornalisti, così come SkyTg24 e il TgLa7. In campo anche Real Time particolarmente sensibile agli Windsor. Tantissimi gli inviati dislocati nei vari angoli di Londra. Sono soprattutto loro, insieme agli ospiti in studio, a fare la differenza perché le immagini ufficiali della cerimonia sono uguali per tutti sotto la ferrea regia della Bbc. Ma alla fine al gossip non rinuncia nessuno, perché poi è quello che tira. Lo dimostrano i talk show, ma anche i tg che parlano fino alla nausea della monarchia britannica favoriti anche da una famiglia reale inglese ormai da tempo aperta, allargata e divisa come non mai. In quanto alla cerimonia d’incoronazione abbiamo assistito a qualcosa di interessante per la forte ispirazione e connotazione religiosa, ma anche a qualcosa di medievale, anacronistico, spettacolare solo se fosse un film. E alla fine viene in mente proprio un vecchio film di Dino Risi, Una vita difficile, in cui Silvio Magnozzi, il giornalista interpretato da Alberto Sordi, butta in piscina il commendator Bracci che lo ha maltrattato perché su un giornale di sua proprietà Magnozzi ha sostituito un paginone su principi e principesse con un servizio sui braccianti calabresi sostenendo che la gente non ne possa più di tutte queste teste coronate.
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