Rubriche

Rai1: “Ulisse”, il giusto omaggio a Anna Frank

Andrea Fagioli sabato 23 settembre 2023
Alberto Angela è una garanzia, sempre. Anche quando parte con toni un po’ troppo didascalici e al tempo stesso con una certa enfasi alla Roberto Giacobbo sulle telecamere che per la prima volta entrano in certi luoghi. Lo abbiamo visto nella puntata di Ulisse, il piacere della scoperta di giovedì sera su Rai 1, dedicata ad “Anna Frank - Diario di una ragazza innamorata della vita”, che ha preso quota lentamente fino a diventare emozionante. Lo speciale, diviso sostanzialmente in due blocchi, è partito da Amsterdam, ai piedi del grande murales con Anna sorridente per poi spostarsi nella casa in cui la ragazzina ebrea visse con la famiglia dal 1933 dopo aver lasciato la Germania e infine nell’altra casa, ora museo, la “Casa sul retro” in cui i Frank vissero rinchiusi per più di due anni, insieme ad altre quattro persone, prima di essere scoperti e condotti nell’autunno del 1944 in diversi campi di sterminio. Anna morì a Bergen Belsen tra febbraio e marzo 1945 a pochi giorni dall’arrivo degli Alleati. Nella prima parte molto del racconto è affidato anche a immagini di film, mentre nella seconda, quella più intensa, prevalgono le testimonianze: da Edit Bruk a Audrey Hepburn, che fu una delle prime persone a prendere in mano e a leggere il diario originale di Anna, fino all’amica d’infanzia Hannah Goslar. A dare ulteriore sostanza al racconto è nella parte finale la visita al memoriale di Bergen Belsen dove Angela sfoglia un altro diario, quello di una ragazza ungherese che, non essendo portata alla scrittura, ha raccontato la vita nei lager con una serie di disegni di grande forza drammatica. All’Olocausto, della famiglia Frank, sopravvisse solo il padre Otto, che una volta tornato ad Amsterdam diede alle stampe il diario della figlia custodito da una sua ex segreteria. Così facendo, chiosa Angela, ha consegnata Anna Frank all’eternità. © riproduzione riservata