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Rai 3, personaggi “Alla lavagna!”

Andrea Fagioli giovedì 15 novembre 2018
Gli stranieri non sono il forte di Matteo Salvini. Da qualcosa ce n'eravamo accorti. Del resto è il ministro degli Interni e non degli Esteri. Sarà anche per questo che attribuisce a Lorella Cuccarini ciò che appartiene di diritto a Heather Parisi, ovvero Cicale, la sigla della seconda edizione di Fantastico datata 1981-1982. Eppure il ministro, nonché vice premier, si era detto sicuro di aver riconosciuto l'interprete: «Questa la so!». Vabbè, ce ne faremo una ragione, così come se la sono fatta i diciotto arguti ragazzini che hanno mandato il leader della Lega Alla lavagna!, come recita il titolo del nuovo preserale (o access prime time che dir si voglia) in onda da lunedì scorso, tutti i giorni, dalle 20,20 alle 20,45 su Rai 3. Del format, preso a prestito dal francese Au tableau!, è presto detto: un personaggio della politica, del giornalismo o dello spettacolo entra in una ipotetica classe scolastica dove risponde alle domande, anche impertinenti, di ipotetici alunni preparati ad hoc. «Molti dicono che lei è razzista, ma lei pensa davvero di esserlo?», chiede Sofia. «Nooo...», scuote la testa Salvini, che a un certo punto viene mandato alla lavagna per rispondere ad alcuni quiz, tra cui quello di Cicale, o scrivere e spiegare una parola. A lui tocca «sovranismo». La sera dopo a Rita Dalla Chiesa è toccato «legalità», ma anche la domanda più difficile: «Lei ha perdonato le persone che hanno ucciso suo padre?», chiede Ksenia. «No. Ti aspettavi una risposta diversa?», replica la figlia del generale ucciso dalla mafia. Va detto subito che i ragazzi sono selezionati, che non fanno parte di una classe vera perché la loro età varia dai 9 ai 12 anni, che tutto è scritto e niente è lasciato al caso, che c'è molto montaggio a perfezionare il tutto, che Salvini, animale da palcoscenico oltre che politico navigato, se la cava meglio di Rita Dalla Chiesa. A lungo andare non sappiamo quanto il programma regga. Intanto sappiamo, grazie anche all'intervento di Sandra Zampa (già vicepresidente della Commissione parlamentare sull'infanzia) pubblicato ieri, che i social all'indomani della prima puntata hanno giocato il loro ennesimo ruolo negativo schernendo uno dei ragazzi della classe, quello che nella foto finale resta senza sorriso come se accanto a Salvini ci fosse così tanto da ridere.