Emanuela Fanelli a mo' di annunciatrice comunica che «il previsto programma Canta a Pietrasanta con Alfonso Cuarón e Alessandro Greco per problemi tecnici non andrà in onda. Al suo posto Una pezza di Lundini». Ecco spiegato il titolo del nuovo show comico di Rai 2 in seconda serata con Valerio Lundini e la stessa Fanelli. Il pretesto è dunque quello di un programma tv saltato all'ultimo momento (la seconda sera sarà lo speciale su Democrazia parlamentare e Lambada), ma anziché mettere in onda l'intervallo, il segnale orario o la pubblicità, la rete decide di mandare in studio un conduttore di riserva la cui impreparazione è acuita dalla fretta di presentarsi in scena oltre che da un naturale impaccio. Fatto sta che di fronte alle telecamere l'improvvido presentatore infila una gaffe dietro l'altra, salvato ogni tanto dagli stacchi musicali della band i VazzaNikki, un nome, che come quello dei programmi sostituiti, parla da solo e la dice lunga sul tipo di comicità assurda e surreale che ci aspetta quattro sere alla settimana (lunedì, martedì, giovedì e venerdì). Ideato da Giovanni Benincasa e prodotto da Rai 2 in collaborazione con Stand By Me, Una pezza di Lundini è una sorta di prolungamento della striscia quotidiana Battute? dove abbiamo imparato a conoscere l'umorismo paradossale e spiazzante del comico romano, che qui, per certi versi, rincara la dose. Basti pensare alle domande insensate dell'intervista all'attore Cristiano Caccamo: «Qual è il posto più strano dove hai ucciso?», oppure: «Piaci molto alle donne etero e agli uomini omosessuali e non piaci molto agli uomini etero e alle donne omosessuali, ti dispiace creare questa spaccatura nella comunità?». Ma c'è anche una comicità più immediata, da freddura, come il cameriere che alla richiesta di una millefoglie rovescia un cestino di foglie, appunto, probabilmente un migliaio, sulla testa del cliente, o il misuratore della febbre che puntato sulla fronte a un certo punto spara. E poi c'è lui, lo stralunato e sarcastico Lundini, un comico fuori dagli schemi per un programma realmente innovativo, anche se non di presa immediata, con molta scrittura e poca improvvisazione al di là di quello che si possa pensare.