Il lunedì in seconda serata su Rai 1 sta trovando la sua strada la Via delle storie. Non è un gioco di parole, perché il nuovo programma condotto da Giorgia Cardinaletti, che ha preso il posto di Settestorie con Monica Maggioni passata nel frattempo alla guida del Tg1, ha iniziato questa settimana ad affrontare argomenti di forte attualità e in modo più approfondito. La settimana precedente aveva lasciato perplessi il taglio del tutto parziale con cui è stato affrontato un tema anche interessante come i motivi del successo delle fiction televisive. Di fatto, senza analisi critica, Via delle storie si è occupata in modo promozionale solo delle fiction di Rai 1, che sono numericamente le più seguite, ma non sono certo le sole ad aver dato vita al fenomeno, anzi: le più coinvolgenti, quelle che hanno maggiormente fidelizzato il pubblico, sono apparse sulle pay tv o sulle piattaforme on line: Il trono di spade, La casa di carta, Squid game, tanto per citarne alcune. Deciso cambio di registro questo lunedì con la “droga dello stupro” e il “chemsex”. Testimonianze, servizi e dibattito in studio hanno acceso i riflettori su fenomeni sempre più diffusi anche in conseguenza della pandemia: la violenza sessuale su persone ridotte all'incoscienza dalla somministrazione a loro insaputa di sostanze come il Ghb e il sesso, in questo caso consenziente, con l'uso di droghe che favoriscono le prestazioni. Facendo attenzione che esiste anche una “droga dello stupro” che si chiama alcol e di cui sempre più giovani ne sono succubi. Giorgia Cardinaletti, che esce dal Tg della Maccioni segnatamente al femminile, conduce con garbo e sufficiente distacco, ovvero senza personalizzare più di tanto il programma (e di questi tempi non è poco), lasciando che parlino i fatti, le storie e gli ospiti.