Blanca, sugli spalti dello stadio Ferraris di Genova, esulta per un gol della Sampdoria che in realtà non c’è. Parte con questo momento buffo la terza puntata («Angolo cieco») della seconda stagione della produzione Lux Vide con Rai Fiction in onda il giovedì in prima serata su Rai 1. Lo sdrammatizzare, addirittura lo scherzare sulla cecità, ovvero il registro ironico con cui viene trattata la disabilità è uno degli elementi di forza della serie diretta da Jan Maria Michelini (i primi tre episodi) e da Michele Soavi (gli altri tre), insieme ovviamente ai casi polizieschi da risolvere, alle vicende amorose e familiari che la ragazza non vedente interpretata da Maria Chiara Giannetta si trova ad affrontare in ogni episodio. In questa seconda stagione, Blanca, dopo aver dimostrato di essere in grado di lavorare in Polizia e di vivere come se fosse in possesso di tutte le sue facoltà compresa la vista, è ufficialmente una consulente del commissariato San Teodoro. Con lei sono tornati i compagni di avventura della prima stagione: il fedele cane guida Linneo, ma soprattutto l’ispettore Liguori (Giuseppe Zeno) e Sebastiano detto Nanni (Pierpaolo Spollon), che rientrano a pieno titolo nella sfera sentimentale oltre che professionale. In più, questa volta, emergono segreti inaspettati sulla sua famiglia e c’è pure un giallo orizzontale, ovvero il caso di un misterioso attentatore seriale che attraversa gli episodi. Blanca è un prodotto per molti versi innovativo, basato però sugli elementi classici di un genere collaudato come il poliziesco. In ogni episodio c’è almeno un omicidio, c’è la polizia che indaga, ci sono dei sospettati che poi si riveleranno innocenti, mentre il vero assassino sarà scoperto grazie alle intuizioni della protagonista. Nel frattempo, come vuole la tradizione del giallo che si tinge di rosa, si muovono anche i sentimenti.
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