Ogni ritorno in tv di Alberto Angela va salutato con favore. Il suo marchio è garanzia di qualità, ma anche di spettacolo. Senza spettacolo non si fa televisione. È bene ribadirlo. Ben venga dunque un po' di spettacolarizzazione e anche qualche approssimazione se serve allo scopo di portare della buona tv a rompere con l'intrattenimento tradizionale. È spettacolo la forza coinvolgente, sia pure nella semplicità e nella chiarezza del linguaggio, che Angela mette nella sue esposizioni, che poi non sono altro che racconti appassionati. Provare per credere rivedendo su RaiPlay la prima puntata di Meraviglie andata in onda martedì in prima serata su Rai 1. Senza pari la descrizione della Camera degli sposi nel Palazzo Ducale di Mantova o quella del meno conosciuto Palazzo Pamphili a Roma, oggi ambasciata del Brasile. Via via fino alla splendida cattedrale di Amalfi e all'antica città romana di Baia, inghiottita dal bradisismo e poi riapparsa sotto le acque del Golfo di Napoli. È spettacolo Gigi Proietti che recita un sonetto di Giuseppe Gioacchino Belli su Piazza Navona. È spettacolo la partecipazione con cui Renzo Arbore traccia l'elogio della Costa Amalfitana, dalle bellezze paesaggistiche a quelle artistiche, fino a quelle culinarie con la mitica colatura di alici di Cetara. Ma sono spettacolo anche le incursioni di attori che interpretano personaggi storici o le cartoline che in una sorta di istantanea delle meraviglie ci fanno sorvolare l'Isola di San Giulio sul Lago d'Orta o la cinta muraria di quel piccolo gioiello che è Monteriggioni in provincia di Siena. La chiusura della puntata è da videoteca: Angela riemerge dalle acque sopra Baia, si toglie maschera e boccaglio, si abbassa il cappuccio della tuta da sub e come se nulla fosse prosegue il racconto iniziato a gesti sott'acqua. Ci ricorda che il mare come ruba rende, che sotto alle sue pinne c'è una Pompei subacquea o un'Atlantide campana, insomma: una meraviglia tra le meraviglie, il più grande parco archeologico sottomarino del mondo. A questo punto sappiamo che la prossima settimana c'è un appuntamento da non perdere, quello con la seconda delle quattro puntate che ci accompagnano in una dozzina di siti italiani patrimonio dell'umanità.