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Pietro Crisci da Foligno. Radicalità evangelica La «follia» della fede

Matteo Liut venerdì 19 luglio 2013
Ciò che agli occhi di Dio è dedizione, passione, radicalità evangelica davanti agli occhi degli uomini può risultare solo folle. Per questo san Pietro Crisci da Foligno (1243-1323) viene inserito tra quelli che il beato Iacopone da Todi definì "santi folli". Dopo una giovinezza sregolata Pietro si convertì a 30 anni, vendette tutto, compreso se stesso come schiavo. Liberato dal suo stesso padrone, assunse la Cattedrale di Foligno come dimora, dedicandosi ai più umili servizi. Scalzo e vestito di sacco, dormiva sui gradini della Cattedrale, conducendo una vita austera e facendosi ispirare da due maestre spirituali: la beata Angela da Foligno e santa Chiara di Montefalco. Morì nella Cattedrale, entrando subito nel cuore dei fedeli della città.Altri santi. Sant'Epafra di Colossi, vescovo e martire (I sec.); san Simmaco, papa (V-VI sec.). Letture. Es 11,10-12,14; Sal 115; Mt 12,1-8. Ambrosiano. 1 Sam 31,1-13; Sal 49; Lc 10,38-42.