Una combinazione di forze per sopperire alla propria debolezza, un"opportunità per possedere una casa propria, una modalità socialmente accettata per allontanarsi dai propri genitori, una fuga dalla solitudine, un sacrificio dettato dalla compassione, un effetto indotto dalla fascinazione o dall"ammirazione, un aiuto reciproco fondato sul denaro, un"ascesa sociale garantita dal prestigio di un nome, un estremo rimedio contro l"insonnia o contro la dispepsia, un"autorizzazione a pro creare, un sedativo contro l"eccesso passionale, una via d"accesso all"adulterio, un"anticamera alla separazione, un patto di cameratismo, un espediente per sentirsi normali, un modo per non destare sospetti e curiosità, una casa di riposo per la vecchiaia, una casa di piacere, una camera di tortura?».Queste sono le 19 possibili definizioni del matrimonio secondo Umberto Galimberti, il quale si chiede "ma che cos"è la vita a due" e conclude che "si sceglie di stare insieme senza una vera ragione per farlo" (La Repubblica, mercoledì 1). Neanche un cenno a un"idea di matrimonio non dirò come segno dell"amore trinitario di Dio, che è roba da cristiani, ma almeno come progetto di vita o comunione di vita e di amore o totale reciproca donazione di due persone, che sono cose anche da "laici". È vero che quell"elenco fotografa una realtà diffusa, ma un maître-à-penser - sia pure "laico" - dovrebbe suggerire un"alternativa. Invece Galimberti si limita a registrare: «Il trionfo attuale dell"individualismo consente a ciascuno di sviluppare una sua idea di felicità ["] Se la tendenza fondamentale del nostro tempo è l"essere padroni della propria felicità misurata sull"intensità della passione, per accedere al matrimonio bisogna disporre di una capacità di tedio quasi morbosa». Forse è per questo che più il mondo si laicizza e più i matrimoni si riempiono di vuoto pneumatico. FONDAMENTALISTIUn ottantenne scrive a Repubblica (venerdì 3) a proposito dell"eutanasia infantile olandese e protesta contro "una maggioranza feroce (che) vorrebbe impormi la sopravvivenza ad ogni costo". Invece di condannare l"accanimento terapeutico feroce, Corrado Augias tira in ballo l"eutanasia imposta, senza interpellarlo, al suo cagnolino e «l"obbrobrio di una legge sulla fecondazione che vieta l"esame genetico dell"embrione ["] E abbiamo anche la sfrontatezza di dire che vogliamo combattere il fondamentalismo islamico». Ha ragione: i fondamentalisti uccidono spesso ammazzando anche se stessi; altre volte, invece, per garantire il proprio benessere dal rischio che quei poveri innocenti embrioni potrebbero costituire.
8 CONTRO MILLEIn Africa, continente notoriamente cattolico, "l"Aids dilaga per l"alto costo dei preservativi". Giordano Bruno Guerri (L"Indipendente, martedì 31) non scrive che i preservativi li fabbricano le multinazionali "laiche", ma si chiede: «E se la Chiesa dedicasse a questo scopo parte dell"enorme cifra ricevuta con l"8 per mille, invece di ripararci i campanili?».E se, invece, lui conteggiasse chi aiuta di più gli africani a salvarsi dall"Aids: i "laici" o la Chiesa con l"educazione e con l"8 per mille?