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Antonio Chevrier. Quella ricerca di Dio nel cuore dei poveri

Matteo Liut domenica 2 ottobre 2016
La povertà non è uno slogan o un male da compatire, è una dimensione che, nella visione cristiana, ha una dignità teologica: nel volto dei poveri ogni giorno s'incontra il Dio sofferente con i sofferenti. Lo aveva ben intuito il beato Antonio Chevrier, sacerdote francese dal cui carisma fiorì anche l'esperienza dei preti operai. Nato a Lione nel 1826, venne ordinato nel 1850 impegnandosi in una parrocchia operaia della periferia. Ma nel 1856 avvenne quella che lui stesso definì "conversione": davanti al presepe capì il senso autentico della povertà cristiana. Guidato anche dal Curato d'Ars e dal carisma francescano (vestì l'abito da terziario) fondò l'Opera della Provvidenza del Prado (dal nome di una ex sala da ballo comprata per il catechismo ai ragazzi), con un'attenzione particolare all'educazione cristiana dei poveri. Il fondatore morì nel 1879.Altri santi. Santi Angeli Custodi; beata Maria Antonina Kratochwil, vergine e martire (1881-1942).Letture. Ab 1,2-3;2,2-4; Sal 94; 2Tm 1,6-8.13-14; Lc 17,5-10.Ambrosiano. Is 56,1-7; Sal 118; Rm 15,2-7; Lc 6,27-38.