Questa non l'avevano prevista nemmeno i Maya. Nel 2011 in Italia sono state vendute più biciclette che automobili. Bella notizia l'invasione delle due ruote sulle strade con il corollario della lobby che è stata creata per difenderle. Bravi loro, e fessi quelli dell'auto, incapaci di fare altrettanto.Il fatto è che, dietro la bandiera del «io non inquino», alcuni di quelli che vanno in bici sono convinti di poter fare ciò che vogliono. E lo fanno con arroganza. Passano col rosso, sulle strisce, in contromano, sul marciapiede, senza casco, senza luci e con le cuffiette per la musica sparata nelle orecchie per isolarsi dal mondo, che ovviamente guardano con senso di superiorità. Come i peggiori automobilisti. Con la differenza che chi pedala, gode di un senso di impunità che si potrebbe arginare semplicemente obbligando le biciclette ad avere la targa. Ma forse è chiedere troppo in un Paese in cui qualcuno vorrebbe che i poliziotti portino il nome stampato sui caschi, e protegge invece la privacy di chi delinque.