Quel grido di John Brown (e di Thoreau) in difesa degli schiavi neri d'America
Thoreau è uno degli autori che influenzarono i più grandi leader politici non violenti, da Gandhi a Luther King. Ma la sua sfiducia nei confronti del governo e delle lentezze legislative lo porta a dare valore ad azioni individuali esemplari e ispirate da alti principi morali. Thoreau non ha dubbi sul fatto che i governi tendano più a «crocifiggere Cristo» che a riconoscere la verità del suo messaggio e a tenerne conto. Scrive che Brown si disgustò fin da ragazzo della vita militare e di ogni guerra. Non studiò ad Harvard, «non fu nutrito con la pappa che là si somministra». La sua università fu il West, «dove coltivò assiduamente lo studio della libertà». Era «un uomo di idee e di prìncipi», «non esagerava mai niente» ma «parlava nei limiti della ragionevolezza». Questo lo portò ad agire e a rischiare la vita pur di fare qualcosa di giusto, di persona e subito per abolire la schiavitù dei neri d'America. Ricordò che nella sua infanzia, vedendo come venivano trattati i bambini neri senza padre né madre, si chiedeva: «È Dio, forse, il loro padre?».