Quei capolavori nascosti della musica italiana del Seicento
La missione dell'Ensemble barocco Giovanni Maria Sabino e del suo direttore Paolo Valerio è quella di svelare il talento espresso nel tempo dalla dinastia dei Sabino, originaria di Turi, paese situato nel territorio barese dell'altopiano della Murgia. A partire appunto dalla figura di Giovanni Maria Sabino (1588-1649), che a Napoli ricoprì la carica di primo direttore del Conservatorio della Pietà dei Turchini e le cui musiche vennero stampate nel 1625 a Venezia in una Ghirlanda sacra insieme con i lavori di Grandi e Monteverdi.
Del nipote Antonino Sabino (1609-1649), che sempre nella città partenopea fu maestro di cappella del Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo e della Reale Chiesa dell'Annunziata, Valerio e compagni hanno registrato un Vespro a 5 voci - che comprende i Salmi Dixit Dominus, Confitebor, Beatus vir, Laudate pueri e il Magnificat - accompagnato da un Lauda Sion dello zio Giovanni Maria e da tre mottetti del cugino Francesco Sabino (1616-ca.1686).
Musiche di sicuro impatto, raffinate nella concezione ma di un discreto sfarzo sonoro, caratterizzate da una scrittura elaborata e da un linguaggio di estrema efficacia espressiva; peccato solo che le voci soliste non siano sempre allineate e qualche volta pecchino in modo evidente anche sul fronte dell'intonazione, ma l'esito complessivo del progetto si lascia apprezzare per l'intenzione interpretativa con cui fa risplendere l'antico sigillo del marchio “Made in Italy”.
Paolo Valerio & Ensemble Barocco Giovanni Maria Sabino
G.M. Sabino:
Vespro a 5 voci
Digressione Music. Euro 17,00