Quando lo sconfitto è lo Stato «tout court»
QUANTO VALE UNA PERSONA?
Richiesto da Repubblica (giovedì 2) di un commento alla sentenza della Corte Costituzionale sulla legge 40, il prof. Carlo Flamigni ha saputo esprimere, con una frase di sole dieci parole, la mentalità e i valori che caratterizzano il mondo e lo Stato laicisti. Eccola: «Sancito un principio laico: le madri valgono più dei feti». Il giorno dopo è stato più esplicito con Liberazione: «L'embrione non è più persona», che è una sciocchezza e una bugia. Infatti, l'embrione è tuttora riconosciuto come soggetto di diritti dall'articolo 1 della legge in questione. Dunque per Flamigni i figli non sono degni di avere questo nome: sono soltanto «feti»; e tra le persone c'è differenza di valore e dignità. Chissà quanto lui crede di valere? In questi giorni dai fogli laicisti e di sinistra si è levato un coro festoso per la ripristinata possibilità di creare nuovi embrioni per poi, se risulteranno inutili, lasciarli surgelare come se fossero fettine di carne, e la ritrovata libertà di iperstimolare ancor più le donne per far loro produrre un numero maggiore di ovuli, secondo la tecno-logica della riproduzione artificiale. Alla faccia della loro salute e solo per affermare l'«etica» dello «Stato laico».
TROPPO POCO PAPA
Un tempo Adriana Zarri scriveva, sul Manifesto, «i discorsi che il Papa non ha pronunciato». Era un modo per insegnare il mestiere al Pontefice. Ha smesso, ma non si è pentita. Venerdì 3, sul Manifesto, ha scritto: «Troppo Papa [...] ben a ragione ce lo contestano i nostri fratelli protestanti che, per loro fortuna, non hanno papi di sorta». Se sia fortuna, non so, però si vede che ne avrebbero bisogno.