Qualcosa di bello (e di tosto) oltre il polverone nel Concertone
Invece ci smarchiamo pure noi, optiamo per l'impavida trasgressione e, sollevando il naso oltre la nebbia, segnaliamo due articoli belli e tosti, più uno curioso, per respirare o soltanto sorridere.
Susanna Tamaro, «La forza e l'impegno dei nostri ragazzi», “Corriere” (1/5): «Cos'hanno alle spalle i bambini e i ragazzi che costruiranno la società del domani? (...) Nessuna sfida viene chiesta loro se non la modesta richiesta di disturbare il meno possibile. Un ragazzo che non disturba è un ragazzo perfetto». Messaggio: ragazzi, disturbateci.
Alberto Mattioli inviato a Mapello (Bergamo), «Pago i miei lavoratori per leggere perché la cultura li rende migliori», “Stampa” (1/5): «In orario di lavoro, a turno, un dipendente parla agli altri di un libro a sua scelta e il mese dopo riceve il compenso in busta paga (...). Niente obblighi, viene chi vuole». Messaggio: non di soli profitto, capannone e cellulare ultimo modello vive l'uomo: dalle parole ai fatti.
Massimo Fini, «Sallusti è in malafede, per questo io lo sfido», “Fatto” (1/5): «Propongo qualcosa che è al limite della legalità ma che un tempo regolava i rapporti fra uomini d'onore: un duello. Alla pistola. A Sallusti lascio il primo colpo». Messaggio: non pervenuto.