Qualcosa “dentro” si sta muovendo
provato. Nonostante questo la giornata è iniziata con la carica interiore grazie alle semplici e toccanti parole del Papa; se ne avverte l’eco nelle confessioni dei ragazzi. Sono in molti ad accusarsi non dei “soliti peccati”, ma della propria tiepida risposta all’amore di Dio e alla sua chiamata. Segno che “dentro” qualcosa si sta muovendo. Poi ci sono i primi saluti: alle parrocchie che hanno ospitato le catechesi, agli altri gruppi, ai volontari. Si chiude uno tra i più importanti capitoli della Gmg, che per qualcuno rappresenta un nuovo inizio di vita cristiana. Nel pomeriggio nuovo trasbordo a Lisbona per la Via Crucis con Francesco. Considerando che moltissimi ragazzi decifrano a fatica la serie di quadretti appesi alle pareti delle loro chiese parrocchiali, è sorprendente constatare il coinvolgimento. Il silenzio, i volti attenti, la partecipazione ai canti, qualche lacrima... La passione di Gesù, collegata al vissuto quotidiano, colpisce i giovani e fa loro sentire che il Signore gli è accanto nelle fatiche. L’interpretazione coreografica, molto suggestiva, aiuta a capire i testi. Chissà quanti avranno rivisto nelle scene di violenza e sofferenza qualche episodio del loro vissuto. Dice Francesco: «Gesù cammina con voi, come camminava con i piccoli e i poveri. Fino a portare la croce. La croce ricorda che Gesù ama fino a dare la sua vita per gli amici». Un invito per i giovani a credere nell’amore, anche nel pianto, nella solitudine, nella paura, nelle miserie. Ancora una volta, la croce e i giovani camminano insieme. © riproduzione riservata