Arriva il momento in cui bisogna fare le pulizie generali. Sono quelle della nostra mente. Siamo abituati ad accatastare nello sgabuzzino dei pensieri tante di quelle cianfrusaglie che diventa poi molto difficile trovare quello che ci serve. Per non parlare dei pensieri ormai svuotati di senso, e che teniamo per nostalgia o semplice pigrizia. Se potessimo raffigurarci il nostro cervello come un ripostiglio, molto facilmente lo ritroveremmo stipato all'inverosimile di cose che non ci servono più. Se lo concepissimo come un frigorifero, quasi con certezza lo troveremmo pieno di cibo scaduto. Allora, pulizia! Creiamo spazio liberandoci di tutti i pregiudizi che nel tempo si sono formati. I pregiudizi non sono mai utili. Sono estremamente dannosi. Ci mostrano un mondo che non esiste se non nella nostra testa. Anche la stessa parola ce lo dice: "pregiudizio" vuole dire "giudizio dato prima". Ma prima è sempre passato, e noi viviamo solo nel presente. Per essere liberi, i pregiudizi vanno dunque buttati immediatamente nella spazzatura, e visto che si riformano con una certa facilità, occorre tenerli sotto osservazione costante. Senza pregiudizi ossigeniamo la nostra vita e la rendiamo più libera, più vera e aperta al Mistero.