Danny Strong, creatore del nuovo legal drama Proven innocent in onda il martedì su FoxCrime (canale 116 di Sky), dice di essersi ispirato alla vicenda di Amanda Knox, la ragazza americana dichiarata colpevole (insieme all'italiano Raffaele Sollecito) e poi scagionata dall'accusa di omicidio nei confronti della studentessa inglese Meredith Kercher, uccisa a Perugia nel 2007. In effetti, la protagonista di Proven innocent, Madeline Scott (Rachelle Lefevre), donna forte e risoluta, ad Amanda Knox assomiglia pure. Nella fiction Madeline guida un team di avvocati deciso a scagionare coloro che vengono ingiustamente dichiarati colpevoli. È affamata di giustizia perché da giovane, insieme al fratello Levi (Riley Smith), è stata ingiustamente ritenuta a sua volta responsabile di un omicidio. L'innocenza verrà dimostrata solo dopo dieci anni. Madeline ha saputo reagire mentre Levi deve fare i conti con la tossicodipendenza. Durante la detenzione Madeline ha studiato legge con due obiettivi: evitare che ciò ricapiti ad altri in futuro e smascherare il suo accusatore, il procuratore Gore Bellows (Kelsey Grammer), un avvocato duro e senza scrupoli. Tra la serie di FoxCrime e la vicenda del delitto di Meredith ci sono molte similitudini anche se lo stesso Strong ha dichiarato che la fiction mantiene comunque dei tratti romanzati. Nel cast anche Elaine Hendrix nella parte di una conduttrice televisiva senza scrupoli, capace di influenzare l'opinione pubblica con i suoi proclami di innocenza o colpevolezza. In ogni caso niente di particolarmente nuovo. Proven innocent propone un genere piuttosto diffuso nel panorama delle serie tv, che comunque piace al pubblico anche per la capacità di portare avanti due storie che si intrecciano: da una parte quella della lotta per risolvere gli errori giudiziari; dall'altra quella personale di Madeline e del fratello Levi sulla cui reale innocenza rimangono sempre dei dubbi allo scopo di tenere alta l'attenzione. Del resto anche nella realtà la percezione dell'innocenza di Amanda Knox è diversa tra l'Italia, dove per alcuni non tutto è chiaro anche perché manca il vero colpevole, e gli Stati Uniti, dove tutti invece la considerano vittima del nostro sistema giudiziario.