Solo un pastore che ha condiviso le sofferenze del suo popolo può essere una guida autentica, un maestro di vita e un riferimento spirituale. Ce lo ricorda la vicenda di sant'Innocenzo di Tortona, presule di origini nobili, che passò attraverso le prove della persecuzione prima di essere scelto come pastore della sua città. Aveva 22 anni quando la Chiesa tortonese fu colpita dalla violenza imperiale e decapitata nel 303: solo nel 318 vi fu un nuovo vescovo, Malliodoro. Innocenzo, privato dei beni di famiglia, andò a Roma per riaverli: nel 325 il Papa lo consacrò scegliendolo come vescovo di Tortona. I beni di famiglia servirono al suo ministero e all'opera di "ricostruzione" di cui necessitava la Chiesa locale. Un impegno che Innocenzo portò avanti per 28 anni: morì nel 353.Altri santi. Beata Chiara Gambacorti, domenicana (1362-1420); santa Caterina Tekakwitha, vergine (1656-1680). Letture. At 5,34-42; Sal 26; Gv 6,1-15. Ambrosiano. At 5,1-11; Sal 32; Gv 3,22-30.