Marina Luzzi. Primo parco inclusivo Taranto «leader» al Sud
«L'intero parco è pensato per accogliere bambini ipovedenti, iperattivi, in carrozzina o con difficoltà motorie e lo abbiamo messo in piedi con i contributi del 5 per mille e le donazioni di privati. Finora la spesa è stata di 45mila euro. Il Comune ci ha fornito lo spazio, in cui abbiamo inserito anche una pista ciclabile, una casetta del libro e, limitrofa al parco stesso, una "giungla d'acciaio" con gomma colata, parallele basse per il sostegno di chi ha difficoltà a camminare, e pali ad altezza bambino. Una specie di labirinto in cui possono giocare tutti, al di là di possibili difficoltà fisiche. Di simile ce n'è solo un'altra a Bolzano, inaugurata l'estate scorsa».
L'obiettivo ambizioso adesso è quello di implementare il parco con un'area per fare teatro per e con i più piccoli. «E vorremmo regalare parte di questo spazio anche agli anziani – conclude Papa – riservando loro una zona per poter giocare a bocce e una per svolgere ginnastica dolce all'aria aperta».