L'hanno chiamato l'«Orto dei semplici» perché ne sono protagonisti anziani, persone che hanno avuto problemi con la giustizia, ragazzi con difficoltà d'inserimento sociale, adulti in disagio economico, giovani a rischio devianza. Sono loro a curarlo ogni giorno con passione e competenza, seguendo la crescita di verdure e ortaggi (rigorosamente biologici) piantati nei mesi passati e che presto dovrebbero garantire un primo raccolto destinato a quanti non possono permetterseli. L'idea è stata pensata e realizzata dal presidio cittadino della Confraternita delle Misericordie d'Italia, che da quasi vent'anni opera nella realtà sociale di Cassano all'Jonio. Fondamentale il buon cuore di due famiglie (Giardino e Guidi) che hanno concesso in comodato d'uso gratuito il pezzo di terra trasformato in un orto ricco e di qualità. «L'obiettivo primario del progetto – racconta il presidente della Misericordia cassanese Domenico Martino – è creare una forma di economia solidale coinvolgendo le famiglie che, con un contributo annuale, possono aiutare il progetto e usufruire dei prodotti coltivati».
Grazie agli aiuti liberi e volontari, oltre all'acquisto delle materie prime e degli strumenti necessari all'orto, è stata ripulita tutta l'area e si sta cercando d'aiutare anche in maniera diversa persone in difficoltà economiche. L'«Orto dei semplici» si aggiunge alla «Casa di Marta» per l'accoglienza di famiglie senza dimora e al laboratorio «Alzaia» che mira a favorire la socializzazione delle donne locali con le straniere residenti a Cassano. Altri due semi di solidarietà e aiuto piantati dalla Misericordia cittadina.