Rubriche

Pregiudizi e silenzi ripetuti? Ovvio: nessuna amnesia!

Gianni Gennari sabato 5 marzo 2011
Ieri sulla singolare "amnesia" a danno dei libri cattolici nella grande Fiera del Libro di Torino, denunciata giustamente martedì sul "Corsera". Sul problema è tornato solo Pierluigi Battista, sempre sul "Corsera" (3/3, p. 48). Eccezione lodevole. Ma c'è altro. In Pakistan uccidono il ministro Shahbaz Bhatti, proprio perché cristiano e difensore delle minoranze religiose, e giovedì tutti danno la notizia e qualche commento " buono, ancora, il "Corsera", l'intera p. 17 " ma già ieri (quasi) nessuno ne parla più. L'epidemia a senso unico è vasta. Martedì Avvenire aveva un grande dossier, 4 intere pagine, sulla pedofilia nel mondo: 2 milioni di abusati, 600.000 vittime di pedopornografia, in Italia almeno 21.000 pedofili attivi: silenzio. Del resto già l'anno scorso sempre su Avvenire (10/7) altro grande dossier sul tristissimo e imponente fenomeno, scivolato via anche allora senza indignazioni e mobilitazioni informative. E già: il fenomeno interessa solo se si tratta di preti! E le amnesie sono sempre sopraffinamente mirate. Perciò l'editoriale del "Fatto" (1/3: «Laici e cattolici insieme») ragionava serio sulla collaborazione reciproca. Conclusione chiarissima e gentile: «Ognuno con le sue radici, se uniti si fa saltare il tappo B. che impedisce la nostra rinascita»! Ma "insieme" su cosa? Su Internet il riassunto esplicito: «I cattolici dovrebbero impegnarsi per defenestrare B. in modo che si arrivi al riconoscimento delle coppie di fatto (ovvio: etero e gay, ndr) e dell'eutanasia». Ma non c'è qualche amnesia su punti di dottrina fondamentale? Lo chiedi a certi "laici" nostrani e ti rispondono subito sorridendo: amnesie? Non ne soffriamo per niente: altrimenti lo ricorderemmo benissimo!