Pregare con il Papa contro l'indifferenza
Lunedì, nel sesto anniversario di quella visita, Francesco celebrerà una Messa a San Pietro per «quanti hanno perso la vita per sfuggire alla guerra e alla miseria», presenti solo circa 250 persone tra rifugiati e volontari. Solo loro, perché il Papa «desidera che il momento sia il più possibile raccolto». In questi sei anni molte cose sono certo cambiate: oggi sappiamo che i migranti sono il vero problema dell'Italia, e se non fosse per loro non ci sarebbero italiani poveri né disoccupati. Sappiamo che in realtà non fuggono da guerra e fame, ma sfidano la morte per avere il wi-fi gratis, e per delinquere, e sappiamo anche che i volontari che li soccorrono quando fanno finta di affogare sono i veri criminali. Sappiamo oggi che il Papa, che da sei anni continua a invitarci all'accoglienza, "fa politica" quando invece "dovrebbe occuparsi della salvezza delle anime", e allora è giusto fischiarlo in piazza, perché ci hanno spiegato che la solidarietà è sbagliata, è cattiva, e per questo l'hanno fatta diventare un reato in nome della nostra sicurezza; e dunque chi predica la solidarietà, secondo il Vangelo, è un istigatore al male. E se si può fischiare il Papa e la Chiesa, a maggior ragione si può rovesciare ogni sorta di insulti su chi la pensa altrimenti, su chi prova a tendere la mano, su tutte le Carola del mondo.
In sei anni davvero molte cose sono cambiate. Non solo siamo indifferenti, ma abbiamo imparato persino a odiare, avvelenati dalla paura alimentata da chi ha pensato, speculando sulle menzogne, di potere cavalcare questa tigre impunemente, incurante del fatto che chiunque ci abbia provato presto o tardi è stato disarcionato. Per questo, lunedì, preghiamo con il Papa per «quanti hanno perso la vita per sfuggire alla guerra e alla miseria» e per i volontari. Ma preghiamo anche per chi semina l'odio, perché capisca quanto tragiche possano essere le conseguenze. E preghiamo senza curarci di chi sostiene che siamo in minoranza: pochi giorni prima di finire sulla croce Gesù fu esposto al balcone con Barabba, e la folla gli preferì il ladro. Però sappiamo come è andata poi a finire.