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Policarpo. Vescovo di Smirne, martire Fu discepolo degli Apostoli

Matteo Liut mercoledì 23 febbraio 2022
La fede cristiana è un patrimonio che vive nella storia grazie alla trasmissione da una generazione all'altra: una lunga catena che arriva agli Apostoli e quindi a Gesù. Uno dei primi anelli di questa catena a congiungere l'epoca apostolica con i secoli a seguire fu san Policarpo. Nato a Smirne nel 69 «fu dagli Apostoli stessi posto vescovo per l'Asia nella Chiesa di Smirne», come riferisce sant'Ireneo, suo discepolo e vescovo di Lione in Gallia. Policarpo venne messo a capo della comunità cristiana di Smirne verso l'anno 100 e sette anni più tardi fu testimone del passaggio in città di sant'Ignazio, vescovo di Antiochia, che veniva condotto sotto scorta a Roma dove subì poi il martirio. Policarpo gli diede ospitalità e più tardi Ignazio gli scrisse una lettera giunta fino a noi. Nel 154 il vescovo di Smirne andò a Roma per discutere con papa Aniceto la data della Pasqua. Dopo il suo ritorno a Smirne scoppiò una persecuzione e Policarpo, che si rifiutò di abiurare, venne ucciso con la spada alle due del pomeriggio del 23 febbraio dell'anno 155.
Altri santi. San Giovanni Theristi, monaco (995-1050); beato Vincenzo Stefano Frelichowski, sacerdote e martire (1913-1945).
Letture. Romano. Gc 4,13-17; Sal 48; Mc 9,38-40.
Ambrosiano. Sap 18,5-9.14-15; Sal 67 (68); Mc 11,12-14.20-25.
Bizantino. Aliturgico.