Pizza e gesti solidali così rinasce la Sanità
Ciro Oliva, 25 anni, è ormai famosissimo maestro pizzaiolo. «Un giorno ci incontrammo io, papà Antonio e Antonio Puzzi con Monica Piscitelli, che ci parlò dell'idea della Pizza Sospesa, e mi innamorai subito dell'idea" racconta. «Io, la mia famiglia, così tanto legata alla gente del nostro quartiere, della nostra città, avevamo la possibilità di fare qualcosa per aiutare le persone bisognose, facendo il nostro lavoro: mi sembrava un cosa bellissima».
Un'iniziativa concreta e radicata sul territorio che rivaluta un'usanza antica tipica della napoletanità rivolta a chi vive il quartiere, ma che coinvolge in una vera gara di solidarietà, un gioco di scambio ed accoglienza che sta facendo riscoprire i Vergini, la Sanità con tutte le sue ricchezze culturali e gastronomiche. «È passato un po' di tempo e devo dire che la Pizza sospesa rimane una delle cose di cui noi andiamo più fieri».