Più risparmi meno certezze per i figli
In primis, l'era Covid ha aumentato notevolmente il livello delle disuguaglianze nel Paese: nell'interpretare numeri del genere, dunque, occorre (sempre più) applicare la regola del "pollo di Trilussa". Inoltre, la gran parte della ricchezza degli italiani viene utilizzata in attività molto liquide: depositi e conti corrente. In questo senso la pandemia ha esasperato un fattore che era già presente in Italia: i detentori della ricchezza tendono a custodirla in attività lontane dall'impiego produttivo. Ragione per cui le aziende italiane sono storicamente dipendenti dal credito bancario per finanziarsi.
Ma ciò che colpisce maggiormente - come segnalano in una interessante analisi su lavoce.info Francesco Scervini e Serena Trucchi - è il legame molto forte tra aumento dei risparmi e peggioramento delle aspettative sul futuro dei figli. A seguito della pandemia si è verificata una generale crescita dei tassi di risparmio nei Paesi Ocse, in particolare Stati Uniti e Unione Europea: una parte di questo risparmio degli ultimi 18 mesi è evidentemente "forzato", perché causato dalle restrizioni al consumo di molti beni e servizi. Ma la crescita del risparmio più forte si registra nei Paesi dell'Europa del Sud e dell'Est, a causa di un fenomeno definito "motivo precauzionale intergenerazionale": in questi Paesi nei quali il tasso di disoccupazione giovanile è più alto, l'accesso dei ragazzi al mondo del lavoro è più complesso e gli strumenti pubblici di supporto al mondo giovanile sono meno efficaci, i genitori tendono a risparmiare di più per sostenere i figli adulti in caso di difficoltà. Questa forma di preoccupazione e quindi precauzione cade invece nei Paesi del Nord Europa, dove i giovani possono contare su un sistema di welfare e di sostegno pubblico dei redditi più sviluppato.
Più aumenta l'incertezza sul futuro e sulla condizione dei giovani, dunque, più crescono i risparmi (partendo da un livello storicamente già molto elevato) in Italia. Creando un circolo vizioso in cui meno chances per i figli inducono le famiglie a investire meno nell'economia reale i propri risparmi, generando un'ulteriore strozzatura rispetto allo sviluppo delle imprese e dell'occupazione. È necessario spezzare rapidamente questa spirale perversa. Investendo, finalmente, sui giovani e per i giovani.
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