Più connessi ma più soli. E Facebook si lancia nel business degli incontri online
Viviamo in un mondo sempre più connesso, ma anche sempre più solo. Basta guardarsi intorno. Ad avvalorare quella che potrebbe essere archiviata come «una sensazione» ci sono due dati importanti. Il primo: il gruppo Match, che possiede le più importanti app di incontri online, ha chiuso il 2018 con una crescita dei ricavi del 30%. Il secondo: Mark Zuckerberg ha annunciato ieri che Facebook lancerà in 20 Paesi un suo servizio di dating. Tradotto significa «di incontri». Dietro questo termine c'è un mondo che, com'è facile intuire, contiene cose molto diverse: da app e siti di incontri a scopo sentimentale o matrimoniale fino a servizi di appuntamenti per rendez-vous quasi esclusivamente sessuali.
Un mondo variegato che, fino ad oggi, era dominato dal Gruppo Match che controlla app e siti come Tinder, Match.com, OkCupid, PlentyOfFish e Meetic. Come sottolinea Marketwall, «in tutti gli ultimi sei trimestri il gruppo ha riportato risultati oltre le aspettative degli analisti». Per capirci: il titolo societario ha avuto negli ultimi 12 mesi un rialzo del 62%.
Ma davvero così tante persone sono così sole da avere bisogno di un pc o di uno smartphone per conoscersi? Secondo una ricerca, intitolata Disintermediating your friends, curata da Michael Rosenfeld e Sonia Hausen, sociologi della Stanford University, e Reuben J. Thomas, della University of Mexico, «oggi il 39% delle coppie si conosce online, mentre nel 2009 (dieci anni fa, ndr) la percentuale era solo del 2%». E ancora: «Oggi circa il 48% delle relazioni inizia online».
Possiamo anche scuotere la testa davanti a tutto questo, ma resta un fatto: uomini e donne fanno sempre più fatica a conoscersi di persona (e molti non cercano nemmeno più l'amore ma solo avventure) e per questo si affidano a servizi e "scorciatoie" digitali. E uno dei risultati è che gli abbonati a Tinder, cioè al "servizio" più famoso di questo tipo, nel 2018 sono cresciuti del 40.1% rispetto all'anno precedente.
Insomma, è un mercato redditizio e in grande espansione. Per questo ora Facebook si lancia "nel settore". Annunciando ieri la novità con un post su Facebook, Zuckerberg l'ha presa alla lontana e ha fatto finta che si tratti solo di amore (e non anche e spesso di sesso): «Una delle cose che amo è che grazie a Facebook in qualunque città del mondo incontro per strada persone che mi fermano e mi raccontano storie su come hanno conosciuto il proprio marito o la moglie attraverso Facebook. È una bellissima sensazione. E pensare che, fino a poco tempo fa, Facebook non aveva nemmeno funzioni specifiche per aiutare le persone ad avere appuntamenti. A partire da oggi (ieri, ndr), lanciamo negli Stati Uniti Facebook dating, che aiuterà le persone a incontrarsi e a trovare l'amore. Abbiamo lavorato con esperti di privacy per garantire la sicurezza degli utenti».
I profili di Facebook dating saranno separati da quelli dei social, anche se sfrutteranno tutti i dati delle persone "per creare suggerimenti in base alle preferenze impostate dall’utente e alle caratteristiche comuni con i possibili partner.La vera novità è che si potranno inserire anche i propri amici in una lista di "cotte segrete". L'azione resterà nascosta a meno che le due persone coinvolte non abbiano manifestato (senza saperlo) un interesse reciproco.Al momento, altre agli Stati Uniti, Facebook dating è disponibile in Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Columbia, Ecuador, Guyana, Laos, Malesia, Messico, Paraguay, Perù, Filippine, Singapore, Suriname, Tailandia , Uruguay e Vietnam. In Europa arriverà all’inizio del 2020.L'annuncio di Zuckerberg ha fatto crollare a Wall Street le azioni di Match.com, che sono arrivate a perdere il 7,2%.
Come abbiamo già sottolineato quello del dating è un mondo variegato che contiene società e servizi molto diversi tra loro. Alcuni di questi, per esempio, sono destinati a persone appartenenti a etnie e fedi ben precise. Altri invece offrono «primi incontri via webcam per conoscersi» e altri ancora hanno successo perché puntano tutto sulla trasgressione, offrendo «incontri casuali, selezionati da algortimi». In quest'ultimo caso, prima si accetta e poi si scopre chi sarà il proprio partner o la partner. Per chi cerca incontri casuali ci sono anche app che usano la geolocalizzazione e i bluetooth degli smartphone per avvertire gli iscritti di quante "prede" sono disponibili in quel momento attorno a loro, mostrandone i profili. Così ci si incontra "di persona", ma solo dopo essersi messi in vetrina sul digitale.