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Pinocchio in chiesa e burattini in pagina

Gianni Gennari mercoledì 15 marzo 2006
Ieri sul "Corsera" (p. 43) Giorgio De Rienzo che ha scoperto in ritardo di anni che il cardinale Giacomo Biffi ha scritto e persino pubblicato un libro su Pinocchio. Succede: per mestiere si ha il vezzo di non leggere o di leggere in ritardo, ma poi si scrive sentendosi primi, se non unici. Lui è indignato perché a Genova "da oggi all'8 aprile (vigilia delle elezioni! Qui gatta ci cova" Ndr) - come scrive lì accanto agrodolce Giuseppina Manin - si reciterà in chiesa il "Pinocchio" di Collodi "nella versione ispirata al saggio del cardinale Biffi, complice la diocesi di Genova e con la benedizione di un paio di cardinali". "Complice"? E il delitto: ecco Pinocchio "diventare Burattino di Dio"! Inaudito! Peggio delle vignette danesi, e al rovescio! E De Rienzo esplode: si apre la giacca laica, scopre la maglietta con le sue indignazioni e scrive il suo "Controcanto", fin dal titolo scoperta scientifica e indignazione pura: "Ma la parola 'chiesa' non compare nel testo"! Ci risiamo, insomma: i soliti preti entrano a gamba tesa anche nel laicissimo romanzo di Collodi! E quello era "anticlericale dichiarato", "escludeva ogni interferenza religiosa" e anche la Fata, persino la Fata, tutta "laica" era! Un'offesa atroce" con conclusione gentile, tipo Togliatti contro De Gasperi, o Krusciov con la scarpa all'Onu. De Rienzo, indignato speciale, vuol passare la sua ira a Pinocchio: "piedi duri, di legno stagionato", buoni per dare "un bel calcio a chi non lo rispetta". È buono e caro, lui, ma pronto a tutto per impedire a Pinocchio il ratto dei preti. Burattini in pagina: il De Rienzo furioso"