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Pietro e Paolo. La sublime grandezza, l'umana imperfezione

Matteo Liut martedì 29 giugno 2021
Nei volti dei santi Pietro a Paolo è custodita tutta la bellezza della Chiesa, fondata su solide fondamenta storiche ma sempre proiettata verso il futuro. I due apostoli rappresentano la grandezza della missione affidata alla comunità dei credenti ma anche la sua "imperfezione". Secondo i racconti evangelici san Pietro era fratello di Andrea e aveva incontrato Gesù sul lago di Galilea, rimanendo con lui fino alla fine. I Vangeli testimoniano la sua autorevolezza, ma narrano anche le sue debolezze, come quando nell'ora della condanna di Gesù nega di conoscerlo o come quando fatica a capire la vera missione del Figlio di Dio. Paolo, originario di Tarso, invece, era un persecutore dei cristiani quando sulla via per Damasco incontrò il Risorto. Dopo la conversione divenne un testimone dell'universalità del messaggio di Cristo e un araldo del Vangelo. I suoi viaggi apostolici sono l'icona di una Chiesa che si mette in cammino sulle strade dell'umanità per accompagnarla verso Dio. Sia Pietro che Paolo morirono martiri a Roma tra il 64 e il 67.
Altri santi. San Siro di Genova, vescovo (IV sec.); san Cassio di Narni, vescovo (VI sec.).
Letture. Romano. At 12,1-11; Sal 33; 2Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13-19.
Ambrosiano. At 12,1-11; Sal 33 (34); 2Cor 11,16-12,9; Gv 21,15b-19.
Bizantino. 2 Cor 11,21-12,9; Mt 16,13-19.