Perizie chimiche a scadenza e sassolini da niente in pagina
Che dire? A parte le ricorrenze novennali del Garlaschelli, per l'occasione «scienziato-manichino» che «si è offerto volontario per dimostrare la sua tesi» nei ripetuti esperimenti tra vero e falso, anzi tra falso e falso, così è la stampa. Non si possono pubblicare pagine vuote, e le si riempie come si può, anche quando arriva la scadenza novennale del Garlaschelli di turno. Così anche stavolta.
Ora basterà attendere, se si vuole, fino al 2027! Per fortuna una volta tanto titola bene "Il Tempo" (p. 1 e int.): «Chi ha paura della Sindone». Tanti, davvero! È libertà, ma se ricordi che la memoria si perde nei secoli, che sulla tela ci sono segni di un'energia che ha trapassato il tessuto e che la prima foto ha svelato un negativo perfetto allora ti viene un paragone cinematografico: un capolavoro di Bergman da una parte, e una imitazione malriuscita di Ridolini dall'altra. A scelta.