In chiusura del 2020, l'Inps rivolge un particolare avviso ad alcune famiglie che sono in condizione di beneficiare dell'Assegno di natalità, detto in breve "bonus bebè", istituito per favorire la natalità e accompagnare economicamente i genitori coinvolti in eventi come le nascite, le adozioni e gli affidamenti preadottivi. Alcuni di questi nuclei – numerosi, segnala l'Inps – rischiano di restare esclusi dal sussidio a causa della mancanza di una importante documentazione. Da una verifica dei suoi sistemi informativi l'Istituto di previdenza ha riscontrato che molti genitori che hanno richiesto regolarmente l'assegno non hanno poi provveduto a presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) per il rilascio dell'Isee per l'anno 2020. In questi casi l'Inps ha dovuto sospendere il pagamento dell'Assegno, ma che potrebbe essere ancora corrisposto per il residuo dell'anno. Si tratta, in particolare, di coloro che hanno richiesto il sussidio per gli eventi avvenuti nel 2019 (assegno con durata annuale) o ancora dal 2017 (assegno per tre anni). Affinché l'Istituto di previdenza possa riprendere il pagamento delle mensilità sospese è necessario che i genitori che non vi hanno ancora provveduto, presentino la Dsu per l'anno in corso non oltre il 31 dicembre 2020, ai fini del rilascio dell'Isee minorenni. L'Inps ricorda che avere un Isee in corso di validità per ogni singolo anno è un requisito richiesto dalla legge, non solo per il primo accoglimento della domanda ma anche per la permanenza del sussidio negli anni successivi al primo. È per questa ragione che l'Isee viene verificato periodicamente sia per il diritto all'Assegno sia per la sua misura. Di conseguenza, mancando la presentazione della Dsu entro il 31 dicembre si perdono le mensilità del bonus bebè di competenza del 2020 e decade la sua richiesta sin dal momento del suo inoltro agli uffici. In più, il genitore che ha fatto domanda per eventi del 2017 non potrà più presentare una nuova domanda nel 2021. E analogamente resterà escluso nel 2021 chi è stato interessato agli eventi avvenuti nel 2019, stante per questi la durata annuale stabilita dalla legge 136/2018. In entrambi i casi, mettendosi in regola per il 2020, viene ripristinato il pagamento delle rate mensili finora sospese.