Per canonici e missionari adeguati i compensi
Gli uffici di Curia provvederanno per le assegnazioni a carico dei Capitoli interessati. L’Istituto Centrale per il Sostentamento verificherà invece che quanto assegnato non sia inferiore ai valori minimi prestabiliti e, nel caso, provvederà ad aggiornare automaticamente gli importi che risultassero inferiori. Missionari “Fidei Donum”. Entrano in vigore il 1° gennaio 2025 nuovi criteri per la remunerazione dei “Fidei Donum” che si offrono per svolgere il loro ministero in altri Paesi. Attualmente, per i sacerdoti secolari che la diocesi invia per la cooperazione missionaria con diocesi di Paesi stranieri, la remunerazione sacerdotale è posta a carico degli enti interessati nelle seguenti misure: il 32% a carico della diocesi di destinazione (“ad quam”), il 23% a carico della diocesi che invia (”a qua”), il 45% a carico dell’Istituto Centrale per il Sostentamento per conto dell’Istituto Diocesano. Questa ripartizione è così modificata dal prossimo anno: il 10% a carico della diocesi “ad quam”, il 20% a carico della diocesi “a qua”, il 70% a carico dell’Istituto per il sostentamento della diocesi che invia. Restano invariate la periodicità mensile delle erogazioni e la modalità di versamento in corso, come già stabilite dalla Conferenza Episcopale Italiana. L’Istituto Centrale segnala inoltre la conclusione delle operazioni di assistenza fiscale per le dichiarazioni dei redditi 2023. I sacerdoti che sono tenuti a integrare o a versare somme a debito, dovranno ora provvedere autonomamente al loro pagamento. L’Istituto, dopo il calcolo delle integrazioni di novembre, notificherà tramite lettera agli interessati gli importi da versare. © riproduzione riservata