Pensioni, è musica all'Afam
Pensione a 70 anni. Per effetto della legge 508/1999 che ha riformato l'intero settore dell'educazione artistica, le istituzioni Afam, pur non appartenendo al settore delle università, sono state elevate di rango e vengono definite dalla legge «istituzioni di livello universitario».
Per equità, la parificazione accademica deve estendersi anche all'età limite per l'insegnamento, oggi stabilita per tutte le università a 75 anni. Ne potrà conseguire
anche l'adeguamento ad un nuovo sistema, previsto da un disegno di legge annunciato la scorsa settimana. Le modifiche riguardano l'età pensionabile del corpo accademico. In particolare, ogni anno l'età pensionabile dei 75 anni scenderà gradualmente nell'arco di un quinquennio, fino a raggiungere i 70 anni.
La novità per il settore artistico si accompagna alla generale riforma dei riscatti di laurea prevista dal Protocollo sul welfare. Gli studi artistici, essendo parificati agli studi universitari, renderanno più accessibile la pensione. Il costo dei riscatti potrà essere pagato ratealmente in un arco di dieci anni e senza l'aggiunta di interessi. Il calcolo degli oneri è effettuato col sistema contributivo per i diplomi post 1995.
Salta il «credito». Una campagna informativa fuori delle righe e problemi tecnici stanno inducendo l'Inpdap a rinviare, all'ultimo momento, il prelievo del contributo dello 0,15% destinato alla «Cassa credito». Il nuovo balzello, temuto da molti pensionati dell'Afam e delle altre pubbliche amministrazioni, era stato programmato a partire dalla prossima rata di novembre.