Ricordate la riforma delle pensioni varata dal governo Amato? Fu allora che l'Inps attivò il primo "Numero Verde", il servizio telefonico che forniva un'informazione personalizzata ai lavoratori travolti dalle numerose novità previdenziali dell'epoca. Nell'arco di pochi giorni il Numero Verde rispose, in tempo reale, ad oltre 8 mila richieste su quesiti, semplici o complessi, che riguardavano anche enti diversi dall'Inps. Al servizio telefonico gratuito di allora è poi subentrato il servizio "Inps informa" ed oggi, con la forza della tecnologia, il Call center, lo sportello telefonico centralizzato, aperto 24 ore su 24, pronto a fornire una risposta preregistrata sulle mille regole della previdenza e a trattare, sempre via telefono, anche pratiche personali. Il Call center dell'Inps risponde al numero 164.64. è gratuito per le informazioni su come ottenere la pensione di un milione, costa 0,16 euro per gli altri servizi. Comodamente, dal telefono di casa oppure dal cellulare, si possono così risolvere problemi che fino a qualche anno fa dovevano essere definiti solo recandosi negli uffici, affrontando, con infinita pazienza, l'immancabile fila. Il Call center ha incontrato il favore degli assicurati dell'ente ed ha fatto scuola. Quasi a ruota, sono stati attivati il Call Center dell'Inail (numero 164.84 ed altri accessori) e quello dell'Inpdap (numero 800.10.500). è ora allo studio dei tre grandi enti previdenziali la costituzione di un unico grande Call Center, in grado di assistere, in pratica, l'universo previdenziale. Secondo un progetto di massima, l'Inps, l'Inail e l'Inpdap si uniranno in un consorzio che avrà il compito di gestire il nuovo servizio telefonico e che sarà aperto anche ad altri soggetti pubblici e privati. Lo stesso ministero del Welfare sollecita l'avvio dell'iniziativa e non esclude una sua partecipazione nei servizi al pubblico. Tutto è iniziato, infatti, da quando Inps e ministero del Lavoro si sono incontrati per gestire le campagne informative sull'aumento delle pensioni e sulla lotta al sommerso. Le buone intenzioni per accrescere la qualità dei servizi telefonici sono tuttavia frenate da alcuni intoppi burocratici. L'Inps, infatti, è stato colpito da una procedura d'infrazione da parte dell'Unione Europea, commessa con l'affidamento a Telecom Italia, a trattativa privata, della gestione dell'attuale Call Center. Vi è poi la questione del costo della nuova struttura (l'85% sarebbe la quota a carico dello stesso Inps) che comporterebbe oneri superiori a quelli in corso, già questi all'attenzione della procura della Corte dei Conti. Infine, la necessità di affidare la gestione tecnica del nuovo servizio ad una società scelta con una procedura di gara a livello europeo, il tutto in tempi congrui per attivare il nuovo Call Center prima della fine dell'anno.