È dedicata agli anziani che hanno superato i 60 anni la nuova legge (in pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale) che consente di ottenere un prestito bancario entro il valore della casa di proprietà in cambio di un'ipoteca sull'immobile. Una nuova formula di finanziamento caratterizzata da condizioni più favorevoli rispetto ad altri canali, come il trasferimento della nuda proprietà.Il nuovo vitalizio parte dal semplice requisito dell'età, 60 anni per uomini e donne, invece degli storici 65. In base al valore della casa, l'interessato ottiene un prestito dalla banca e concorda nella maniera più flessibile e più conveniente la sua restituzione (a tasso fisso o a tasso variabile, prima il capitale o prima gli interessi, l'intera somma o a rate, le scadenze ecc.) dando la garanzia dell'ipoteca. L'interessato continua quindi ad abitare la casa e può eventualmente trasferire sugli eredi il compito di onorare definitivamente il prestito. A loro volta anche gli eredi concordano con la banca il pagamento del residuo, in denaro o con la vendita dell'immobile. Se il ricavato sarà superiore al prestito, comprese le spese, la differenza spetterà agli stessi eredi.Pensionati. L'operazione, descritta in grandi linee, rappresenta un'interessante opportunità per i molti pensionati titolari di abitazione, la cui quotidianità è stata immiserita in questi ultimi anni dalla crisi e che vede tuttora gli assegni mensili fermi al palo, aggravati dalle tasse, e senza prospettive di aumento. Una liquidità sostanziosa consente di affrontare in tranquillità situazioni particolarmente impegnative (ad es. ristrutturazione della casa, aiuto ai figli, cure sanitarie ecc.).Il prestito ipotecario costituisce, in particolare, un'originale soluzione per i lavoratori e i disoccupati over 60, frenati dalla riforma Fornero ed obbligati ad attendere ormai i 66 e più anni di età per raggiungere il pensionamento di vecchiaia. Un'opportunità in grado di aggirare le varie tagliole della riforma per gli esodati, i quota 96, l'opzione donna e via elencando. Con il prestito ipotecario si possono coprire le spese di mantenimento personale o familiare in attesa del compimento dell'età pensionabile e dell'assegno mensile dell'Inps. Il rimborso del prestito viene inoltre favorito dalla sicura liquidazione del tfr o della buonuscita.La cessazione anticipata dal lavoro, rispetto ai requisiti della riforma, sconta una corrispondente perdita di contributi lavorativi, e produce una riduzione dell'assegno Inps da valutare in partenza. Ma per molti, sull'altro piatto della bilancia, c'è la fine di un insostenibile limbo previdenziale.