Ha iniziato l'Inail a fare leva sugli aspetti psicologici della previdenza, offrendo interessanti spunti per gli esperti della comunicazione. Capovolgendo il rapporto con le sue utenti casalinghe, l'Istituto Infortuni ha intitolato "Per una volta PENSO a me" la recente campagna informativa sui vantaggi di assicurarsi contro gli incidenti domestici. A stretto giro di pensieri, risponde in questi giorni l'Inps con il nuovo servizio telematico "PENSAMI" (acronimo di PENSione A MIsura) ideato per aiutare il lavoratore, e con la massima facilità d'uso, a intravedere il proprio futuro pensionistico pur muovendosi nell'intricato dedalo delle regole vigenti. PENSAMI consente all'utente di simulare gli scenari pensionistici per la sua vecchiaia, partendo dalle condizioni attuali e considerando l'attività lavorativa svolta. Proponendo in successione alcune domande, il sistema rilascia subito informazioni sulle principali prestazioni alle quali l'interessato potrebbe avere diritto, da quale data e con quale modalità di calcolo. PENSAMI è aggiornato alle novità della legge di Bilancio su Quota 102 e Opzione Donna. Il percorso online prosegue con l'eventualità di migliorare l'assegno mensile ricorrendo a operazioni aggiuntive, come l'accredito del servizio militare obbligatorio, la valorizzazione di contributi versati in una Cassa dei liberi professionisti ecc.
Di fianco a queste indicazioni sono presenti note informative per chiarire dubbi e con i link delle "schede prestazioni" per gli approfondimenti necessari. Il servizio è accessibile sul sito dell'Inps senza necessità di registrazione accedendo a "Prestazioni e servizi - Servizi - PensAMI - Simula-tore scenari". Il simulatore fornisce informazioni esclusivamente per le pensioni del Fondo lavoratori dipendenti, delle Gestioni artigiani, commercianti, coltivatori diretti, della Gestione Separata, e delle ex Casse pensioni degli statali, degli enti locali, degli ufficiali giudiziari, degli insegnanti e dei sanitari. Contrariamente alla "Misura" enfatizzata nel titolo, il simulatore non offre alcuna indicazione sui prevedibili importi per l'interessato e pertanto – precisa l'Inps – non verifica i requisiti pensionistici collegabili a tali importi. L'Istituto avverte infine che le simulazioni sono anonime e quindi non validi come certificazione o costituzione di un diritto.