È lo stesso san Patrizio a raccontare l'inizio della sua avventura spirituale, che lo portò dalla schiavitù fino all'impegno da evangelizzatore: «Arrivato in Irlanda, ogni giorno portavo al pascolo il bestiame, e pregavo spesso nella giornata; fu allora che l'amore e il timore di Dio invasero sempre più il mio cuore e la mia fede crebbe». Era nato verso il 385 in Britannia da una famiglia cristiana, ma a 16 anni si ritrovò schiavo in Irlanda: fu durante questo tempo che approfondì la propria fede. Riuscì a fuggire e a tornare dai genitori, scegliendo poi di diventare sacerdote e di spostarsi in Francia, dove visse da monaco. Attorno ai 40 anni volse il suo cuore verso la terra che l'aveva tenuto schiavo, ma gli aveva anche permesso di crescere nella propria fede, l'Irlanda. Così nel 432 era di nuovo sull'isola, da evangelizzatore. La sua opera, fatta di predicazione, celebrazione dei sacramenti, cura delle comunità monastiche conobbe diversi ostacoli, comprese le malignità di alcuni cristiani. Per difendersi scrisse le sue "Confessioni". Morì verso il 461.
Altri santi. Sant'Agricola, vescovo (VI sec.); santa Gertrude di Nivelles, religiosa (626-659).
Letture. Romano. Is 49,8-15; Sal 144; Gv 5,17-30.
Ambrosiano. Gen 28,10-22; Sal 118 (119),105-112; Prv 24,11-12; Mt 7,13-20.
Bizantino. Aliturgico.