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Gregorio Magno. Pastore e riformatore attento agli ultimi

Matteo Liut martedì 3 settembre 2013
San Gregorio I, per la storia "Gregorio Magno", viene ricordato come un Papa che seppe dare ordine e disciplina alla liturgia e all'amministrazione ecclesiastica, che in quei secoli doveva confrontarsi con un contesto sempre più complesso. In realtà, oltre alla sua opera riformatrice, va ricordata anche quella pastorale e spirituale, che non fu di tono minore: la sua attenzione all'uso dei beni lo portò sempre a prediligere gli ultimi e i suoi scritti sono esempi di una teologia profonda. Nato a Roma da una nobile famiglia nel 540, fu avviato alla carriera da amministratore, ma preferì la vita monastica. Papa Pelagio II, però, lo volle prima a Costantinopoli e poi suo segretario. Gregorio fu infine Pontefice tra il 590 e il 604.Altri santi. Sant'Ausano di Milano, vescovo (VI sec.); beata Brigida di Gesù Morello, religiosa (1610-1679). Letture. 1 Ts 5,1-6.9-11; Sal 26; Lc 4,31-37. Ambrosiano. 1 Gv 1,5-2,2; Sal 102; Lc 16,1-8.