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Passiflora, quando un fiore illustra la Passione

Gloria riva giovedì 24 luglio 2014
Quando il frate agostiniano spagnolo Emmanuel Villegas tornò dal Messico nel 1610 con il disegno della passiflora, il mondo cristiano fu scosso da un fremito: davvero il Nuovo Mondo era simile all'Eden biblico e quel fiore sembrò la prova vivente della passione del Messia. Ogni singola forma della passiflora ricompone simbolicamente gli eventi della Pasqua: la corolla rimanda alla corona di spine, le cinque antere alle piaghe del Signore, i tre stigmi ai chiodi usati per la crocifissione; l'ovario rappresenta il calice dell'Ultima cena, i dieci petali gli apostoli che non tradirono Gesù, la foglia la lancia che trafisse il suo costato e, infine, i frutti, che nascondono piccoli semi rossi, simboleggiano il sangue versato sul Calvario.Così dal XVII secolo in poi fiorirono opere e leggende attorno a questo misterioso fiore messicano. Una di queste riguarda la Maddalena, che il mattino di Pasqua entrando nel sepolcro trovò, invece del corpo del Signore, il fiore della passiflora. Benché rovinata, un'immagine rara della Maddalena con il fiore della Passione la si trova a Trento, nel Museo dei Frati di San Bernardino. Un altro dipinto con la passiflora ce lo regala Joos van Cleve, artista fiammingo della Scuola di Anversa: una Madonna pensosa tiene in grembo Gesù infante. Questi sembra correre verso il suo destino, mentre si volge a guardare i fiori che la Madre tiene nella mano destra. Sono due: un garofano rosso, simbolo dell'umanità di Cristo, e una passiflora, con evidente rimando alla passione per la corolla che disegna una corona di spine. I colori dominanti sono quelli dei trinitari: bianco rosso e blu. Alla Trinità, del resto alludono le ciliegie tenute alte dal Bimbo. Rosso e blu indicano poi le due nature di Cristo, umana e divina, mentre il bianco, qui significativamente rappresentato dal drappo che cade sulla spalla della Vergine, rimanda alla risurrezione e al telo sindonico. Due versioni di questo dipinto hanno solo il garofano e non la passiflora che, peraltro, si conobbe in Europa ben 80 anni dopo la morte di van Cleve. Il fiore può essere un'aggiunta successiva da parte di chi desiderò rafforzare il simbolismo dell'opera. Il Cristo, infatti, si volge preoccupato verso la passiflora, mentre a passo lesto corre in direzione del telo e delle ciliegie, simboli della vita Trinitaria. Sì, la morte incute timore, anche a Cristo ma, come assicura van Cleve, il disegno della Trinità è rendere certo l'uomo di un destino di bellezza, come bella e profumata è la dolorosa passiflora.