Pasqua: è rivestito di musica il giorno che ha fatto il Signore
Il programma del cd è sapientemente impaginato seguendo linee guida, rimandi tematici e aree stilistiche che ripercorrono oltre cinque secoli di storia. L'apertura spetta all'inno Aurora lucis rutilat, scritto da Orlando di Lasso (ca. 1530-1594) per la cappella
del duca Alberto V di Baviera; un brano che dipinge quasi visivamente il passaggio dalle brume dell'alba della domenica pasquale ancora trepida di attesa al fulgore carico di giubilo della proclamazione a gran voce e doppio coro della gloria del Redentore risorto.
Al fianco dell'offertorio Terra tremuit di Giovanni Pierluigi da Palestrina (c.1525-1594), il graduale Haec Dies viene proposto nella versione gregoriana, in quella realizzata da William Byrd (ca. 1540-1623) e nella prima registrazione mondiale dell'adattamento di Matthew Martin (classe 1976), a cui fa seguito lo splendido mattutino Surrexit bonus pastor di Jean L'Héritier (ca.1480 - ca.1551), pezzo di carattere contemplativo che Ross e i suoi cantori dispiegano in ampie volute di spazio sonoro.
Preceduto da un brano tratto dai Vespri di Sergej Rachmaninov (1873-1943), l'interessante trittico di anthem inglesi composti da Samuel Sebastian Wesley (1810-1876), Patrick Hadley (1899-1973) e Charles Villiers Stanford (1852-1924) prelude al gran finale; quasi come se si trattasse di un bis, il disco si chiude infatti ad effetto e in modo idealmente ciclico con il virtuosistico Magnificat octavi toni, scritto da Lasso sul tema dell'inno Aurora lucis rutilat con cui il coro di Cambridge ha aperto la raccolta.
Aa Vv.
Haec Dies
Choir of Clare College Cambridge, Graham Ross
Harmonia Mundi/Ducale
Euro 19,00