Partire da soli, nel gran silenzio
Il gran silenzio che accompagna la morte di ogni uomo in queste ore non ha un figlio, o un fratello al capezzale. E se nelle ultime ore non si è più coscienti, non posso non pensare agli sguardi di quegli anziani che caricati sulle ambulanze partono dalla loro casa, dopo magari cinquant'anni di matrimonio, senza il marito o la moglie, né i nipoti tanto amati. Senza nessuno che tenga loro una mano.
Partire soli. Non è il destino che si sarebbero aspettati, e chissà quanto lo smarrimento, come di vecchi bambini abbandonati, affanna il respiro, nella corsa verso l'ospedale.
Bisognerebbe, ad ogni sirena di ambulanza, fermarsi e allargare il cuore a quegli sconosciuti che forse non torneranno. (Pregare per quelli di cui nemmeno sai il nome, è qualcosa che lascia uno strano bene addosso. Quasi si fosse aperta una fessura nella reclusione dell'Io, in cui in tanti viviamo).