Parcheggio rubato al disabile: teatro o vita?
Succede che un bel giorno una persona, colma di odio, si trasforma e diventa attore di una scena folle, che nessuno vorrebbe mai vedere se non in teatro o al cinema. Un disabile arriva sotto casa accompagnato dalla moglie perché non può guidare. I due cercano di parcheggiare l'auto nel posto handicap a lui assegnato, ma è occupato da un mezzo sprovvisto di tagliando handicap. Nel frattempo una persona scende dall'auto parcheggiata. Il disabile, con la sua stampella, scende: «Scusi, non vede che è un posto handicap riservato?». L'uomo entra in scena come una furia, si accendono le luci della ribalta. La finzione diventa realtà: scaraventa il disabile a terra, comincia a sferrare calci e pugni urlando con violenza inaudita. Il tutto dura il tempo di un fuoco d'artificio. Il disabile sta per morire di paura, a terra, senza la possibilità di difendersi. Per l'uomo della macchina finisce l'effetto "personaggio" e si volatilizza. Il disabile il giorno dopo, sul giornale, lo perdona e lo invita a frequentare il suo stesso corso di teatro. Dove potrà provare, attraverso personaggi recitati su un palco, quello che non ha il coraggio di essere nella vita.